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Il Corteo delle dieci vergine

 

A Cura di: Amaloa Triburgo

Quanto è bella la preparazione di un matrimonio, anche se questo ci porta a tanto movimento e confusione, c'è gioia  che riesce a coinvolgere molte persone.
Ricordo che da piccola avevo partecipato al corteo di diversi matrimoni, quello che comportava essere membro di tale corteo, erano ore di prove, affinché tutto potesse essere il più perfetto possibile per il momento della cerimonia, tutti i desideri dovevano realizzarsi in quel giorno speciale che gli sposi avevano scelto. 

   Nell’ antica cultura ebraica la preparazione di un matrimonio non era così come la nostra. Il tempo della celebrazione trascorreva in un periodo di circa una settimana, ed era necessaria alle nozze la partecipazione delle donne vergini per portare le lampade per illuminare il cammino degli sposi.

    La parola di Dio parla della preparazione per un corteo di nozze, infatti nel libro di Matteo 25: 1-13 sta scritto:

“Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono fuori incontro allo sposo.
Or cinque di loro erano avvedute e cinque stolte.
Le stolte, nel prendere le loro lampade, non presero con sé l’olio; le avvedute, invece, insieme alle lampade, presero l’olio nei loro vasi.
Ora, siccome lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. E sulla mezzanotte si levò un grido: “Ecco, arriva lo sposo, uscitegli incontro!”.
Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle avvedute: ”Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade stanno per spegnersi”.
Le avvedute rispondendo, dissero: “No, perché non basterebbe né a noi né a voi; andate piuttosto dai venditori e compratene per voi”.
Ora mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui per le nozze; e la porta fu chiusa.
Più tardi giunsero anche le altre vergini, dicendo: “Signore, Signore, aprici”.
Egli, rispondendo, disse: “In verità vi dico che non vi conosco”.
"Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno, né l’ora, in cui il figlio dell’uomo verrà”.
   Molti studiosi della Bibbia sostengono che questa parabola si riferisca al popolo d’Israele, perché nella simbologia lo sposo è Cristo e la sposa è la chiesa, e le dieci vergini raffigurano Israele; E’ possibile dire che si può paragonare alla chiesa, e vediamo il perché.

   La parola “vergine” in ebraico si traduce in BETHULA  e vuol dire appartata, separata.
In questa parabola la vergine rappresenta un servizio, quindi il dovere di un cristiano che lavora al servizio di Dio. Esse erano state scelte con il compito di mantenere le loro lampade accese per illuminare le strade buie.
Ti sei mai chiesto qualche volta il perché di dieci vergini e non quindici, venti o otto donne?

   Il significato del numero dieci nello studio dei numeri biblici è la responsabilità.
   Infatti, dieci sono i comandamenti che Dio diede a Mosè, quindi dieci sono le responsabilità che l’uomo ha da compiere verso Dio e l’uomo.
Le vergini erano suddivise in due gruppi di cinque.
Il numero due significa divisione e il cinque grazia.

• 5 vergini stolte
• 5 vergini avvedute

Adesso vediamo l’uguaglianza e la differenza che esiste tra loro.

Parliamo delle loro uguaglianze;
• Tutte conoscevano lo sposo.
• Tutte erano state scelte, appartate, separate per un servizio, un lavoro specifico da fare.
• Tutte avevano lo stesso impegno e le stesse responsabilità.
• Tutte erano state scelte per grazia.
• Tutte erano pure e vergini.
• Tutte portavano le lampade.
• Tutte nelle loro lampade avevano l’olio.
• Tutte aspettavano lo sposo.
• Tutte si addormentarono.

Che cosa le differenzia?
 

 

Nei versetti tre e quattro sta scritto: “Le stolte, nel prendere le loro lampade, non presero con sé l’olio; le avvedute invece, insieme  alle lampade, presero l’olio nei loro vasi”.

Ecco, l’olio che stava dentro i vasi era ciò che le aveva  rese diverse.  Per questo si divisero in gruppi di cinque.
L’olio di riserva le divise in:

Cinque vergini con l’olio nei loro vasi.       Avvedute
Cinque vergini senza l’olio.                        Stolte

L’olio è il simbolo dello Spirito Santo. Rappresenta l’unzione, la santificazione, le ricchezze e le benedizioni di Dio. Nell' Antico Testamento l’olio veniva dato ai re per la consacrazione al loro governo, anche i profeti e i sacerdoti erano unti con olio. Mentre nel Nuovo Testamento Gesu Cristo è stato la massima espressione di profeta, sacerdote e re.
E’ molto importante che tu sappia che il ritenerti un “cristiano” e appartenere a un gruppo di persone, o a una comunità non garantisce la tua salvezza, anche se in questo momento stessi svolgendo un compito di alto onore o di poca importanza nella tua chiesa, questo non ti salverà, non scamperesti nemmeno se conoscessi lo sposo.
La responsabilità è grande per quelli che sono chiamati alle nozze.

Le cinque vergini dissero alle altre: “Dateci dal vostro olio, perché le nostre lampade stanno per spegnersi” V. 8.
Non è la raccomandazione di altri, né le tante preghiere che faranno per te, né una potente unzione ricevuta attraverso un servo di Dio che  potrà farti entrare in quella grande promessa. Non puoi chiedere l’olio in prestito ad altri. Tu devi cercarlo.

Le cinque vergini stolte non presero con serietà la chiamata, non valorizzarono il fatto di essere appartate al servizio dello sposo, non capirono il motivo per cui erano state scelte. Avevano preso l’impegno con molta leggerezza, l’importante per loro era unicamente “fare una bella figura”, esse si preoccuparono molto dell’apparenza, ma il servizio allo sposo richiedeva molto impegno e lavoro, non  bastava semplicemente portare una lampada. Oggi, molte persone tanto religiosi come cristiani non hanno capito il giorno della visita del Signore, precisamente ciò che successe alla nazione d’ Israele per non aver compreso il grande messaggio divino  annunziato per i santi profeti e uomini di Dio  dell’ Antico Testamento. Genesi.12: 1-3, Galati  4: 4,5.
La lampada rappresenta l’evangelizzazione, il portare anime ai piedi di Gesù, quindi illuminare il cammino di quelli che vogliono conoscerlo. T’immagini, portare anime al Signore e poi rendersi conto che proprio tu non puoi entrare nel regno dei cieli?

"Le nostre lampade stanno per spegnersi”. Che brutta figura! Che cattiva testimonianza! Rimasero senza olio nel momento che non se lo aspettavano, proprio quando era più importante averlo.
Poiché lo sposo tardava, non pianificarono il futuro, può darsi che si beffarono anche delle altre cinque vergini perché portavano con sé un peso in più delle sole lampade, le avvedute,  infatti, si sforzarono di portare il vaso pieno di olio.
Le avvedute avevano tutte e due le mani impegnate, in una mano avevano la lampada e nell’altra il vaso. 

Così anche oggi, ci sono persone che credono che basti andare a evangelizzare, senza rendersi conto che la loro stessa vita parla di più della loro bocca. Molti si stancano di pregare e non gradiscono offrire sacrifici di lode a Dio, infatti, non hanno una vita di comunione con il Signore, vogliono la libertà di fare tutte le cose che appartiene a questo mondo, ma non vogliono impegnarsi a cercare l’unzione, non chiedono all’Eterno l’olio fresco per riempire i loro vasi. Vivono un evangelo con molto confort.
 

Le vergini stolte cercarono l’olio ma fu troppo tardi, perché la porta si chiuse e non si aprì nemmeno quando gridarono: “Signore, Signore, aprici”.
L’unica cosa che rispose lo sposo fu: “In verità vi dico che non vi conosco”.
Ancora  sei in tempo, Gesù, è la porta di entrata al regno dei Cieli, come disse Gesù a Nicodemo in Giovanni 3:3,5 ; Giovanni 10:9. Entra per quella porta prima che sia troppo tardi.

E tu, cosa pensi? Adesso metti la mano sul tuo cuore e ragiona davanti alla presenza di Dio.
In quale gruppo t’identifichi? Come sta la tua lampada? Sta forse per spegnersi?
Stai dicendo sono molto disillusa o disilluso, non ce la faccio più.

Stai portando avanti il compito che ti è stato dato da svolgere con responsabilità o hai preso con leggerezza il fatto di servire Gesù? Dov’è il tuo vaso d’olio di riserva? Ti preoccupi di riempirlo, sei appartato o appartata dei piaceri di questo mondo? Sei santo per il Signore?

È il momento di rinnovare la tua relazione con il Signore, inizia a chiedergli dell’olio nuovo. Metti a lavoro le tue mani, la destra come la sinistra, servendo e impegnandoti e cercare il Suo volto. Chiedi a Gesù di perdonarti, di darti la forza per continuare ad andare avanti e servirLo con efficacia perché Lui sta aspettando te. Non Arrenderti! Lo Spirito Santo ti darà quello che tu hai di bisogno, è Lui che riempirà il tuo vaso. Sii un uomo, una donna avveduta, con l’aiuto dallo Spirito Santo. Amen!
“Or questo è il messaggio che abbiamo udito da lui, e che vi annunziamo: Dio è luce e in Lui non vi è tenebre alcuna. Se diciamo di avere comunione con Lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità, ma se camminiamo nella luce come Egli è nella luce abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo suo figlio, ci purifica da ogni peccato.” 1 Giovanni 1: 5 al 7. Gen. 1:4.
Vai. Porta la tua luce, ma cerca sempre dell’olio fresco!

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