L' amore punto d' incontro
A Cura di: Amaloa in Triburgo
Gesù, il Figlio di Dio, ha detto che il più grande amore è quello di morire per un amico. Prima di andare in cielo ha lasciato ai suoi discepoli un nuovo comandamento : "Amatevi gli uni e gli altri così come io ho amato voi, da questo il mondo conoscerà che voi siete miei discepoli". Questo comandamento serve come ingrediente nel quotidiano e reciproco rapporto tra i figli di Dio. L'amore deve essere una realtà viva e pratica che purtroppo si sta perdendo nelle chiese.
Ma se la stessa Parola di Dio ci dice che negli ultimi tempi l'amore si sarebbe raffreddato, noi non possiamo accontentarci di questo.
Nel libro di Colossesi 3:14 dice: "Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione".
Ho tre figli di diversa età e quando avevano circa 3 o 4 anni, ho potuto percepire che nella fase di apprendimento cioè nell' indossare i vestiti da se stessi al principio gli era molto difficile. Spesso piangevano perché non riuscivano a mettersi le calze o non erano in grado di mettere i piedi nelle scarpe. Cercavano di mettersi i capi intimi e pure questi erano molto difficili da sistemarla al loro posto; le magliette si arrotolavano intorno e alla fine con un grido nella loro difficoltà esclamavano: -Mamma!... aiutami!!! Necessitavano della mia assistenza . Con molta pazienza mettevo tutto a posto ... Ah!... potevo vedere i loro volti soddisfatti! Ma era un processo che gli serviva ad imparare come vestirsi.
Racconto questa storia perché il processo del vestirsi non è stato facile per l'uomo come nel caso dei bambini. Quando il bambino acquisisce l' abilità di indossare una abito, prodotta da pratiche quotidiane, il vestirsi da solo diventa più facile.
In questo versetto ci viene raccontato l'atto del vestirsi. In altre versioni si parla anche di rivestirsi.
Comprendiamo questo nella pratica:
Quando un bambino si sporca, i vestiti sono cambiati dalla madre ogni qual volta vi è la necessità. Se si tratta di una persona più grande non può stare sempre con gli stessi abiti, il fetore sarebbe imminente; giornalmente deve fare l'igiene personale ed eseguire un determinato processo:
1 .- Riconoscere che è sporco
2 .- Togliersi i vestiti sporchi
3 .- Mettersi nella doccia e con l'aiuto di acqua e sapone sanitizzare il corpo.
4 .- Indossare abiti puliti.
Giustamente è quello che ci insegna la Parola di Dio!
Nel versetto 9 e 10 dice ... "perché vi siete spogliati dell'uomo vecchio con i suoi atti e vi siete rivestiti dell'uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l'ha creato."
Dobbiamo riconoscere ciò che è sbagliato dentro l'anima. Dobbiamo spogliarci, toglierci di dosso il vecchio uomo con le sue opere e con la sua vita peccaminosa. E' un atto di libera volontà di lasciare il peccato che ci assedia. Può darsi, caro lettore, che tu pensi: - Sì, questo l' ho già fatto al momento che ho accettato Gesù Cristo come il mio Salvatore. Egli mi ha lavato con l'acqua della sua Parola e come figura del sapone ci ha purificato col suo sangue. Bravo! Permettimi di raccontarti una storia:
-C'era un uomo molto, molto ricco che voleva fare del bene, uscì sulla strada alla ricerca di qualcuno con cui praticare la sua bontà, vide un mendicante e così decise di portarlo a casa; la sua casa era un luogo meraviglioso e lussuoso.
Il mendicante rilasciava cattivo odore, quasi insopportabile. L'uomo ricco prese la decisione di metterlo in doccia; gli fece togliere tutti i suoi vestiti e lo ha aiutato con l'acqua, prese una spugna per strofinare la pelle dell' uomo e fece uso di molto sapone e molta acqua. Lavare il corpo di quell' uomo è stato un grande sacrificio. Quando l'uomo ricco vide che era già pulito, era soddisfatto, lo portò in una delle sue stanze e cercò nel guardaroba l' abito più bello e lo diede al mendicante dicendo: -Adesso vestiti!..Ti aspetterò nella sala da pranzo, mangeremo assieme.
L'uomo ricco, felice per il lavoro, se ne andò in sala da pranzo ed attese il suo ospite. Dopo un pò di tempo vede quest' uomo con un nuovo aspetto: Bello, pulito, era un altro; gli chiese di sedersi, ma nel giro di pochi minuti, l'uomo ricco nota qualcosa di strano. In aria c'era un odore cattivo.
Pieno di compassione pensò: - Umm...No. .. non può essere! Io l' ho lavato! L'ho profumato, gli ho dato nuovi vestiti. Ma l'odore era insopportabile, mentre il mendicante era felice, non era mai stato così pulito ed elegante con un abito così costoso in un luogo come questo. L'uomo ricco non sopportò più il fetore e chiede al mendicante: "Tu non senti la puzza?
L'uomo gli rispose: No, io non sento nessun odore!.
L' uomo ricco si avvicinò e gli disse: Che cosa indossi? E il Mendicante rispose: Niente! Solo i miei vestiti, questo è tutto ciò che ho e fa parte di me!. L'uomo mendicante abituato con i suoi indumenti e al suo odore, indossò i suoi vecchi vestiti sotto i nuovi vestiti!
Tutto il lavoro doveva essere rifatto da capo!.
Molte volte il cristiano fa la stessa cosa, raccoglie i vecchi vestiti e cerca di metterli sotto le nuove vesti, vivendo una vita d' apparenza. Dobbiamo lasciare tutto ciò che appartiene alla nostra vecchia vita. Questo capitolo ci esorta ad avere una vita di santità. Dobbiamo indossare un abito bianco, senza macchia, senza piega, se è certo che abbiamo avuto un incontro con Gesù. Alleluia!
Siamo stati nella morte con il suo fetore, con la puzza del peccato. Gesù Cristo, ci dà una nuova vita. Il Signore ci dice di fare morire il carnale che ce in noi.
"Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria; per queste cose l'ira di Dio viene sui figli della disubbidienza" Col.3: 5,6
Forse tu dici nel tuo cuore:-Ringrazio Dio che non ci sono più queste cose in me, ho lasciato tutto ciò nel passato. Gloria a Dio!.
Ma dobbiamo sapere che ci sono altre cose che la Bibbia segnala che possono anche macchiare le nostre vesti e che viviamo in un mondo inquinato di altre cose di cui la Bibbia ci parla:
"Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare disonesto. Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell'uomo vecchio con i suoi atti e vi siete rivestiti dell'uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l'ha creato. . Col. 3:8-10
Non soltanto i peccati degli atteggiamenti e il comportamento sessuale rovinano la vestitura della santità perché sono distruttivi, ma anche si devono evitare i peccati che si commettono nel parlare,che rompono e distruggono i rapporti interpersonali e macchiano il vestito della santità perché attaccano l'unità del corpo di Cristo.
All'inizio di questo capitolo c'è una frase che ci da una condizione e ci fa riflettere: "Se dunque siete risuscitati con Cristo" cioè se è vero che sei morto, se hai tolto l' abito immondo e puzzolente del peccato, s'è vero che Cristo abita in te. Queste parole ci fanno riflettere a riconoscere la condizione spirituale in cui ci troviamo per affrontarla con la conoscenza delle Scritture. Quando noi ci avviciniamo al Padre attraverso Gesù e lasciamo che la sua Parola ci parli, lo Spirito Santo ci convincerà e la sua luce risplenderà su noi rivelando ciò che è sulle nostre vesti spirituali. Coloro che veramente sono morti in Cristo realmente cercheranno le cose di lassù, dove si trova Gesù Cristo seduto alla destra del Padre (Col. 3:1). Sarà lo Spirito Santo a convincerci di ciò che siamo e della nostra mancanza e potrà farci vedere la macchia che sporca e danneggia i nostri vestiti spirituali e così riconoscere la necessità dell' acqua e sapone quotidianamente; altrimenti si rischia di trovarsi in una posizione simile al mendicante dell' aneddoto; che non riesce a distinguere la differenza perché è abituato all'odore e la sporcizia del peccato.
"Vestitevi dunque come eletti di Dio santi e diletti, di viscere di misericordia, di benignità, di umiltà, di mansuetudine e di pazienza, sopportandovi gli uni con gli altri e perdonandovi, se uno ha qualche lamentela contro un altro, e come Cristo vi ha perdonato, così fate pure voi." Col. 3 : 12,13
La parola vestire o rivestire significa: coprire nuovamente il corpo per evitare la nudità o proteggerlo. Il Signore ci invita a coprire il nostro corpo ogni giorno proteggendoci, adornando i nostri corpi spirituali con le opere di santità, mostrando ciò che siamo: Figli di Dio, scelti, amati da Dio ".
La nostra vestitura spirituale è composta de diversi capi o pezzi, come l'armatura di Dio, che non si può lasciare d'utilizzare neanche solo una parte di essa, Paolo ci fa un' elenco:
.- Misericordia (Sottolinea l'amore compassionevole di Dio, e l' enfasi dell' atteggiamento di Dio su questo aspetto verso l'uomo, conoscendo le condizioni deboli e miserabili in cui si trova.) Mt.6: 2,3 ; Mt 12:7
.- Benignità (Inclinazione di fare del bene) 2 Cor. 6:6; Gl.5: 22, Ef: 5:9
.- Umiltà (Virtù che consiste nella conoscenza di limiti e punti deboli ed agire in base a questa conoscenza)
.- Mansuetudine ( E' la virtù che modera la rabbia e i suoi effetti disordinati. Si tratta di una forma di temperanza che impedisce qualsiasi movimento di risentimento da parte della condotta disordinata di un altro.) Gl.5: 23, Gl 6:1, Ef 4:2; 1 Tm 6:11, Tito 3:2; Sant.3: 13
.- Pazienza (questo è l'atteggiamento o qualità che porta a sopportare qualsiasi difficoltà, l' avversità e le molestie serenamente, con calma e costanza. La pazienza ci insegna ad essere forti anche nei grandi conflitti).
.- Sopportare (resistere qualsiasi situazione o portare i pesi d' un altro).
.- Perdonandovi entrambi, ricordando costantemente l' amore agape di Dio con cui ci ha amati donandoci il perdono nel sacrificio del suo Figlio Gesù.
"E sopra tutte queste cose, rivestitevi dell'amore, che è il vincolo della perfezione." Col.3:14
L'ultimo dei pezzi del nostro abbigliamento è esattamente l'essenza spirituale di Dio stesso: l'amore.
Dio è Amore e i suoi figli devono esprimere l'amore. L'amore è una decisione di fare del bene,e non del male, non distrugge, è quello di soddisfare le esigenze degli altri. L'amore di Dio è incondizionato, non si da perché il nostro prossimo lo merita o no, si ama e basta. Non propone condizioni, non è una risposta ad un' amore reciproco, non dobbiamo amare se prima si riceve; in contrasto è meglio dare che ricevere, c'è ricompensa in questo. L'amore è il vincolo che ci perfeziona.
La Parola vincolo significa: ciò che lega, unire cose immateriali, in modo saldamente fissata tra di loro in forma duratura.
Ecco perché tutti questi elenchi di virtù non saranno mai efficaci se non si basano sull'amore di Dio, sono collegate tra loro dall' amore che è l'unico indumento che contribuisce a mantenere tutti gli altri al loro posto e ciò che ci renderà perfetti. Se ci comportiamo ed attuiamo nel modo in cui Dio ci ha insegnato, molti conflitti all'interno del corpo di Cristo sarebbero evitati; poterebbero alla pace, all'armonia, che è molto bello, anche se vi sono opinioni divergenti. L'amore ci aiuterà a lavorare con armonia sotto il dominio di Cristo nella nostra vita.
"Quand'anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non ho amore, divento un bronzo risonante o uno squillante cembalo. E se anche avessi il dono e spendessi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri e dessi il mio corpo per essere arso, ma non ho amore, tutto questo niente mi giova. L'amore è paziente, è benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità, tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L'amore non viene mai meno, ma le profezie saranno abolite, le lingue cesseranno e la conoscenza sarà abolita, perché conosciamo in parte e profetizziamo in parte. Ma quando sarà venuta la perfezione, allora quello che è solo parziale sarà abolito. Quand'ero bambino, parlavo come un bambino, avevo il senno di un bambino, ragionavo come un bambino; quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò proprio come sono stato conosciuto. Ora dunque queste tre cose rimangono: fede, speranza e amore; ma la più grande di esse è l'amore." 1 Corinzi 13
Non facciamo solo il rumore, la pratica dell' amore è ciò che identifica un cristiano rinnovato , nato di nuovo. L'amore è ciò che ci rende perfetti cioè completi e maturi. Ti invito ad essere il protagonista del cambiamento, prendi tu la decisione d' essere uno strumento nelle mani di Dio, portatore dell' amore perfetto, l'amore incondizionato, non finto, l'amore di Dio!
"Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli».Matteo 5:48
Dio ti benedica!
